LE OPERE PUBBLICHE
Tra i rilevamenti statistici dell’Istat c’è anche una casella riguardante i beni culturali esistenti a Manfredonia e tra essi sono comprese numerose delle opere del pittore e scultore Franco Troiano, trapiantato a Milano ma col cuore e la mente rivolti da oltre cinquant’anni, alla sua città natale.
Un legame ed un’attenzione concreti, colmi di premure in termini di opere scultoree e pittoriche, sparse un po’ ovunque in città e nelle collezioni pubbliche e private (testo tratto dall’articolo del giornalista Michele Apollonio che si ringrazia per essere stato una preziosa fonte). Entrando in città dal lato sud, sul lungomare, località Acqua di Cristo, ci si imbatte innanzitutto nella maestosità delle opere all’interno della ex pretura ora Palazzo della Sorgente e sede distaccata del Comune: due grandi bassorilievi in bronzo (1988) dorato realizzati dall’artista Franco Troiano, il primo, La presenza della giustizia nella famiglia come protezione e formazione sociale raffigurante un angelo che protegge una famiglia numerosa ed il secondo Lo studio e la trascrizione delle leggi, raffigurante una scolaresca che trascrive le opere legislative. |
Proseguendo il nostro percorso dal lungomare verso l’arteria principale della città Via Tribuna, scopriamo l’elegante portale in bronzo della Chiesa di Santa Maria delle Grazie (1986). Il lavoro, diviso in piccole formelle, dedicato alla vita di San Francesco d’Assisi, è ricco di soggetti e di plasticità dei personaggi ed è altamente espressivo.
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Se proseguiamo la nostra passeggiata verso la Cattedrale di Manfredonia, nel suo interno possiamo ammirare il coperchio in bronzo del fonte battesimale (1986) con le storie di Cristo, a forma conica con base circolare.
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Ci dirigiamo ora a pochi metri dalla Cattedrale, in Piazza del Popolo, dove si trova la sede del Comune di Manfredonia ed al primo piano, troviamo nella sala Consiliare, tre grandi bassorilievi bronzei (1999) con soggetti sulla fondazione della città, che avvolgono completamente il Consiglio Comunale nelle sue sedute.
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Uscendo dal Comune proseguiamo la nostra passeggiata lungo il corso principale, Corso Manfredi, fino alla Chiesa della Madonna del Carmine, dove al suo interno alloggia un’imponente statua di bronzo dorato con la Resurrezione di Cristo (1983), dell’altezza di due metri e la corona a sbalzo in oro zecchino (2000), donato dalla popolazione, che incornicia il capo del sacro quadro della Vergine del Carmelo.
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Fuori dalla Chiesa, nel piazzale contiguo, ammiriamo il monumento di bronzo dedicato a San Pio (1999), collocato su di un basamento di pietra calcarea del Gargano posizionato nel piazzale antistante la chiesa e raffigurante un gruppo scultoreo in cui due fedeli in atteggiamento di genuflessione incontrano il frate che li benedice. |
Dopo avere percorso il corso saliamo verso via Palatella per salire fino al Cimitero. Qui frontalmente rispetto all’ingresso si trova il portale a formelle realizzato da Troiano (1993) per la Chiesa San Camillo de Lellis, raffigurante soggetti religiosi e naturalistici in bronzo.
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Uscendo dal Cimitero ci dirigiamo verso la salita della croce e in cima ad essa entriamo nella Chiesa del SS. Redentore dove accanto all’altare alloggia un prezioso tabernacolo in bronzo sempre opera dello scultore Troiano (2008).
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Dal cimitero ci dirigiamo ora verso viale Michelangelo dove lateralmente all’interno di una Piazza limitrofa al viale, ammiriamo un monumento alla fanciulla (2001) (di cui qui si riporta il bozzetto), in bronzo, a grandezza naturale, dedicato all’adolescenza, raffigurante una bambina che salta con la corda all’uscita di scuola.
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Scendiamo ora in direzione sud, di nuovo sul lungomare, all’ingresso del nuovo porto turistico Marina del Gargano, qui nella nuova Piazza Falcone e Borsellino è stata ricollocata l’antica fontana Piscitelli restaurata dallo scultore Troiano con un lungo lavoro di recupero e ricostruzione durato cinque anni. La fontana, nella sua nuova collocazione post restauro costituisce luogo di ritrovo ed aggregazione della popolazione e dei turisti durante tutto il periodo estivo.
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Fra le opere commissionate dal Comune, Associazione Artigiani e dall’Arcivescovo Vailati di Manfredonia, dal 1988 in avanti, ci sono diversi coni di notevole pregio artistico dedicati rispettivamente, alla Processione e al quadro dell’antica Icona della Madonna di Siponto, a Re Manfredi e San Lorenzo Maiorano, al Carnevale manfredoniano, Baccante e Bacco e Dionisio, alla Consacrazione dell’antica Basilica di Siponto e al Papa Paolo VI, l’Arcivescovo Vailati e il Cardinale Ursi, alla ricamatrice e la Chiesa romanica di San Leonardo, a Padre Pio nell’opera della confessione e alle stigmate. Da questi coni sono state tirate medaglie in vari metalli.
In occasione della visita di Papa Giovanni Paolo II, nel 1986, il Comune di Manfredonia fece dono al Papa della medaglia artistica diametro 10 cm, coniata appositamente per il Santo padre in oro e raffigurante Re Manfredi e San Lorenzo Maiorano. |
L’Azienda di soggiorno e turismo di Manfredonia, in occasione del suo decennale, nel 1974, gli ha commissionato la realizzazione di un volume contenente la raccolta di una cartella di trenta incisioni ad acquaforte, dedicata
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alla città e dal titolo Omaggio a Manfredonia di Franco Troiano in trenta incisioni ad acquaforte della serie “Notte di luna su Manfredonia”.
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A metà degli anni 70, la Casa Editrice Le Conneisseur du livre di Giannone Editore gli ha commissionato l’illustrazione in forma artistica dell’intera opera del Decamerone, realizzata da Troiano in 350 disegni tra bianco e nero e sanguigna e stampata su due volumi di grandi misure con una rilegatura artistica di copertina a sbalzo e tirato in duemila esemplari numerati e firmati. L’opera è stata distribuita dalla SIAE ed esaurita in brevissimo tempo.
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Sempre in Puglia, nella zona Irpina, a Bovino in provincia di Foggia troviamo ancora opere dello scultore Troiano. Ci troviamo nel Santuario di Santa Maria di Valleverde a Bovino.
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Adornano il Santuario diverse opere d’arte: all’interno della chiesa, il pannello mosaico raffigurante il bosco di Valleverde a sfondo dell’immagine della Vergine; il gruppo scultoreo di bronzo dorato comprendente il Tabernacolo sormontato da una colomba, collegato alla sede del celebrante da un ampio drappo sostenuto da angeli; i due bassorilievi sulle pareti esterne raffiguranti i dodici vescovi contemporanei presenti alla rifondazione della Chiesa; all’esterno le tre porte di bronzo: quella centrale con pannelli raffiguranti i dodici vescovi presenti alla prima dedicazione del tempio e gli ordini religiosi a cui nel tempo fu affidato il santuario; quella laterale sinistra con pannelli dedicati alla Vergine Maria, alla costruzione del santuario, all’incoronazione e a momenti di devozione della popolazione; quella laterale destra con pannelli che rappresentano l’Annunciazione, la visita della Vergine a S. Elisabetta, la circoncisione di Gesù, la fuga in Egitto, Gesù tra i dottori nel tempio e la Pentecoste. Opere tutte dello scultore Troiano. (testo tratto da Vento Amico, dell,Arch. Sabato Antonio Marseglia).
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Anche in Sicilia, a Caltagirone, Troiano ha lasciato le sue tracce, questa volta nella realizzazione di uno splendido mosaico raffigurante Angeli del giudizio universale. L’opera impreziosisce tutta la parete frontale dell’abside della Chiesa di Santa Maria del Ponte.
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Risalendo dalla Puglia, fino al Lago Maggiore in località Laveno, troviamo l’imponente monumento in bronzo - ritratto dei due fondatori (2001) del centro per anziani Menotti Bassani “I coniugi Bassani”: i modelli rappresentano marito e moglie a figura intera, in piedi, uniti mentre presentano l’atto di donazione alla città di Laveno.
Nel 2004, sempre per la cappella del centro anziani Menotti- Bassani di Laveno ha realizzato una composizione nella zona dell’abside composta da un grande mosaico, un tabernacolo in bronzo dorato e un leggio in bronzo , soggetto dedicato ai quattro evangelisti Marco, Matteo, Luca e Giovanni, seduti alla base del leggio e sopra di loro un intreccio di tronchi e di rami di vite, elemento decorativo su cui poggia il libro del Vangelo nonché una serie di vetrate istoriate realizzate con la tecnica della grisaglia a fuoco. |
Di grande rilievo la sua produzione pittorica: una celebrazione della luce e del colore che accosta creando effetti di prodigiosa suggestione: centinaia i dipinti a olio dedicati a vedute e scorci di angoli particolari della città e non solo, nature morte, ritrattistica, temi sociali, Venezie, paesaggistica del territorio ed altri ancora, ogni anno protagonisti delle sue mostre.
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A questi vanno aggiunte le incisioni all’acquaforte e acquatinta nonché gli studi, i disegni, i bozzetti per sculture e mosaici. Ogni anno apre il suo Studio privato di Manfredonia, in Via Aversa 1/3 ove sono esposti i suoi dipinti, le sue sculture in creta, in bronzo e i suoi medaglioni.
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Omaggio a mio padre.
Questo dépliant è dedicato a mio padre, in primis, grande artista ma soprattutto, per me, grande uomo e maestro, sempre impegnato a condividere le sue passioni per l’arte e la vita con i suoi studenti, la sua famiglia e chi lo circonda, costantemente dedito a trasmettere, con umiltà e riservatezza, i suoi valori e ideali di autonomia e correttezza e perseverante nel raggiungimento degli stessi.
Silvia.
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